Paralisi e riabilitazione del nervo facciale

Terapia chirurgica per la riabilitazione statica del nervo facciale 

Il nervo facciale 7° nervo tra i 12 nervi cranici è deputato all’innervazione motoria del volto, al movimento palpebrale, al movimento della lingua e alla secrezione salivare e lacrimale.

Proprio per la sua importanza possiede una innervazione doppia (parte dall’emisfero cerebrale dx parte dall’emisfero cerebrale sx).

In caso di una sua paralisi (molto più frequentemente transitoria - Paralisi di Bell, altre volte più seria e prolungata per neurinomi dell’8°nervo cranico o per altre patologie cerebrali) i muscoli di metà faccia non riescono a muoversi e parecchie funzioni spontanee e normali nella vita di relazione vengono ad essere compromesse.

L’occhio in questo caso non si chiude e compare la condizione di lagoftalmo paralitico.

Riabilitazione statica

La riabilitazione statica, in cui i risultati sono rapidamente fruibili dal paziente con interventi in anestesia locale, prevede l’impianto di pesi palpebrali nella palpebra superiore (compatibili con esecuzione di RMN), il sostegno della palpebra inferiore e l’utilizzo di metodiche più o meno raffinate per far produrre la lacrimazione qualora questa non sia presente in maniera adeguata e sufficiente.
 

In particolare l’uso del siero collirio autologo (ottenuto cioè da una auto-donazione di sangue) può ripristinare la funzione lacrimale perduta e modificare anche in modo importante le opacità corneali indotte da paralisi del muscolo orbicolare palpebrale come conseguenza della paralisi del 7° nervo.
Per maggiori informazioni sul trattamento della paralisi del nervo facciale
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